Come ogni anno, in occasione dell’approvazione del bilancio di esercizio 2017 abbiamo rilasciato il nostro “Bilancio Sociale”, che dà conto di tutte quelle attività che i numeri non riescono a descrivere. A questa pagina potete trovare alcuni grafici e il pdf del rapporto “Sosteniamo il Terzo Settore che cresce”.
Nel corso delle prossime settimane pubblicheremo alcune “Pillole”, a partire dall’editoriale del presidente Gianni Fortunati:
Promuoviamo il benessere per le comunità… l’importanza dei dettagli
La specificità di CAES è l’attenzione al Terzo Settore. E il 2017 è stato un anno importante per tutte le realtà che ne fanno parte: per la prima volta se ne è data una definizione per legge, con l’introduzione del Codice del Terzo Settore, uscendo da formulazioni sociologiche e indicando invece chiaramente nella legge e nei decreti quali enti e soggetti lo compongono.
Un Codice che mette ordine sulla normativa riguardante gli enti del Terzo Settore che, nel panorama italiano, assumono sempre maggior peso, se si considera che parliamo di circa 300.000 organizzazioni associative, cooperative e di volontariato.
Dall’ultimo “Censimento permanente delle Istituzioni non profit” del dicembre 2017 si rileva inoltre, rispetto al Censimento del 2011, che il numero di volontari ha registrato un +16,2%, arrivando quasi alla soglia dei 6 milioni di cittadini che dedicano tempo all’impegno volontario, e quello dei lavoratori dipendenti un +15,8%.
Il Non Profit è quindi un settore in costante crescita, crescita che ovviamente va sostenuta con le coperture assicurative migliori. Nell’anno trascorso abbiamo revisionato il prodotto di Responsabilità Civile rivolto al Terzo Settore, introducendo alcuni importanti miglioramenti, tra cui, ad esem- pio, la terzietà, all’interno delle cooperative e delle associazioni fra il legale rappresentante/i soci ed i loro familiari, anche nel momento in cui questi partecipano alle attività assicurate.
Il fatto che le istituzioni che operano con i volontari siano veramente numerose (il 79,6% delle unità attive individuate dal precedente Censimento) e che il settore Non Profit sia composto all’85,3% da associazioni (riconosciute e non) ci porta a porre particolare attenzione nei loro confronti. È infatti sì importante rispondere agli obblighi assicurativi di legge ma, secondo noi, anche dare qualcosa di più sulla base delle singole caratteristiche.
Durante il 2017 abbiamo approfondito e consolidato le relazioni con diverse realtà aggregative rappresentative di questo mondo; del resto, più del 50% dei nostri assicurati sono soggetti giuridici del Terzo Settore. La nostra attenzione è stata posta anche nei confronti delle persone e delle famiglie che sono maggiormente sensibili nei confronti della finanza eticamente orientata.
Grazie alla collaborazione con Banca Etica ed all’appoggio di Assimoco è stato possibile nel 2017 strutturare degli specifici prodotti di bancassicurazione, utilizzando esclusivamente fondi di investimento etici al 100%. Un ulteriore passo a favore della responsabilità sociale è stato fatto con l’ottimizzazione delle nostre procedure interne che ci hanno portato a digitalizzare tutte le quietanze (per intenderci, le ricevute che vengono rilasciate agli assicurati dopo il pagamento), riducendo quindi l’impatto ambientale delle relative produzione e spedizione.
Grazie a questo risparmio (anche economico) ci è stato possibile convertirci alla carta riciclata.
I dettagli sono importanti. Nel nostro caso, tante piccole attenzioni ci portano a migliorare il nostro modo di approcciarci agli altri, verso la visione di come intendiamo noi “fare assicurazione”.