Don Andrea Gallo era nato a Genova il 18 luglio 1928. Sappiamo che fin dall’adolescenza era stato richiamato dalla figura di Don Bosco e dalla sua dedizione a vivere a tempo pieno “con” gli ultimi, i poveri , gli emarginati, per sviluppare un metodo educativo simile all’esperienza di Don Milani, lontano da ogni forma di coercizione. “La cosa più importante -diceva- che tutti noi dobbiamo sempre fare nostra è che si continui ad agire perché i poveri contino, abbiano la parola: i poveri, cioè la gente che non conta mai, quella che si può bistrattare e non ascoltare mai. Ecco, per questo dobbiamo continuare a lavorare!”.
Don Gallo fonda nel 1970 la Comunità San Benedetto al Porto a Genova, comunità di base che da allora si è impegnata sempre di più per la pace e il recupero degli emarginati.
Nonostante le trasformazioni che hanno attraversato il tema delle dipendenze nei suoi 40 anni di intervento, la Comunità continua ad imperniare il lavoro su questi tre pilastri fondamentali: relazioni, cultura, lavoro. Essa ha sempre basato il proprio agire non tanto sulla ricomposizione del soggetto con sé stesso (attraverso una lettura del proprio legame con i meccanismi della dipendenza e del disagio) quanto ad una sua ricomposizione con il mondo e le con sue relazioni.
Anche la Comunità è assicurata con CAES, dall’ottobre 2017: si tratta di polizze RCT, Incendio sulle strutture, RC patrimoniale degli amministratori, Infortuni volontari ed Infortuni utenti.
La Comunità San Benedetto al Porto ha contribuito, nel 1987, alla nascita Cooperativa sociale “Il pane e le rose”, che ha come obiettivo l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate. La coop si propone lo scopo di perseguire l’interesse generale della comunità alla promozione umana e all’integrazione sociale di persone attraverso lo svolgimento di attività diverse (agricole, di servizi o commerciali) finalizzate all’inserimento lavorativo ed alla formazione professionale di persone svantaggiate. Lo scopo che i soci della cooperativa intendono perseguire è altresì quello di ottenere, mediante l’autogestione “dell’impresa” che ne è l’oggetto, continuità di occupazione lavorativa alle migliori condizioni sociali e professionali, offrire lavoro ai propri associati e non solo, ridurre la disoccupazione.
Anche questa cooperativa è assicurata con CAES da novembre 2017 con polizze RCT e Incendio sulle strutture.