ETICAR è il prodotto RC Auto di CAES dedicato al consumatore consapevole. In Italia le categorie tariffarie sull’RC Auto sono oltre 110, a Trento non si paga come a Palermo. Con ETICAR le categorie al momento sono state ridotte a 13, ma si vorrebbe arrivare a una omologazione di tariffa.
Inoltre ETICAR è uno strumento di sostegno economico al circuito del consumo critico che, in base all’entità dei premi raccolti ed al rapporto sinistri/premi, determina la definizione di un fondo annuale erogato a favore della rete dell’economia solidale. Come a dire: più utenti si assicurano e più virtuoso è il loro comportamento automobilistico, più vantaggiose saranno le condizioni per tutti.
Nello sviluppare questo prodotto assicurativo non abbiamo fatto tutto da soli. ETICAR è infatti il frutto di un percorso partecipato, in cui i destinatari della nostra polizza Auto hanno preso parte attiva nella definizione delle sue caratteristiche principali. Un’opzione prevista dal Protocollo di Intesa che prevede l’istituzione di un’apposita Commissione per consentire un confronto tra le parti.
A questa Commissione, riunitasi per la prima volta lo scorso 15 giugno, siedono i rappresentanti di alcuni Gruppi di Acquisto Solidale, e per l’occasione abbiamo chiesto il loro punto di vista.
GAS “Friarielli” di Napoli
La finanza etica è uno dei settori di attività a mio avviso strategici per il mondo dell’economia solidale. In questo l’impegno del Consorzio Caes è strategico.
Maurizio Distefano fa parte di un gruppo di acquisto solidale Friarielli, costituito a Napoli come associazione di promozione sociale. Delle circa 60 famiglie aderenti, quattro hanno sottoscritto la polizza ETICAR.
Come avete conosciuto il Consorzio CAES?
Dalla rete nazionale dei GAS/DES che ha divulgato il progetto Eticar. Nel novembre 2012 abbiamo organizzato un incontro a Napoli con Gianni Fortunati e Marco Gallicani per illustrare ai soci il progetto.
Le sue impressioni su questo primo incontro della Commissione Eticar?
Non essendo un esperto del settore l’incontro è stato molto utile per comprendere meglio il mondo delle assicurazioni. I funzionari Assimoco mi sono sembrati molto competenti ed efficaci nella comunicazione.
Il suo giudizio su ETICAR?
Purtroppo quello che sinora è mancato, a giudicare dai “numeri” illustrati nell’incontro, è l’impegno dei Gas e dei DES e dei loro componenti nel sostenere il progetto, su questo occorre avviare al più presto in rete nazionale un serio confronto.
GAS “La Comunità della Sporta” di Lecco
Credo molto nell’iniziativa e credo che vada maggiormente pubblicizzata all’interno dei GAS, dove le potenzialità non sono state ancora sfruttate; da parte mia cercherò di lavorare in questo senso e di portare a conoscenza dei soci il principio di mutualità che sta alla base del progetto.
Dario Locatelli è il rappresentante dell’associazione La Comunità della Sporta, che conta circa 150 soci e ha sede nel comune di Galbiate, a pochi passi da Lecco.
La collaborazione è nata circa 3 anni quando, insieme al presidente di CAES Gianni Fortunati, è stato organizzato un incontro con i soci per presentare ETICAR.
Com’è andato questo primo incontro della Commissione?
Sono rimasto molto soddisfatto dal lavoro fatto dal CAES e da Assimoco, che sta dimostrando di credere in questo progetto nonostante i numeri siano al momento ancora modesti; l’incontro è stato organizzato e presentato bene, l’analisi dell’evoluzione e della situazione del progetto è stata molto chiara e precisa. Come primo incontro è sicuramente un buon inizio.
Suggerimenti per un ulteriore miglioramento di ETICAR?
Sarebbe opportuno per il prossimo anno valutare la proposta di Gianni Fortunati di costituire un fondo per rimborsare la franchigia agli assicurati che abbiano un sinistro.
Il progetto ETICAR è sicuramente lodevole, voglio dire grazie a tutti quelli che si sono adoperati al riguardo.