Un unico mercato globale a vantaggio di tutte e tutti noi. Dopo quasi 30 anni l’evidenza dei fatti smentisce questa falsa profezia di allora. Grazie a politiche economiche e finanziarie liberiste, perpetrate in questi decenni, la realtà odierna smentisce in toto quello che la globalizzazione prometteva, evidenziando un maggior accentramento della richezza in mano a pochi e un aumento della condizione di povertà per tutti gli altri.
Con questa constatazione si è aperta la prima lezione dell’UniMig 2019 (terza edizione, organizza Attac Saronno) alla quale siamo intervenuti anche noi di CAES Italia -insieme a Banca Etica– per affrontare il legame tra finanza e migrazioni, cercando di dare utili esempi pratici per provare a riequilibrare l’odierna situazione.
Il pubblico è stato numeroso presso l’auditorium Aldo Moro.
Le possibili buone pratiche che ognuna/o di noi può mettere in campo, nel proprio piccolo, per cercare di contrastare queste “politiche” mirate solo al profitto per una ristretta cerchia di beneficiari, non possono quindi che passare attraverso soggetti di finanza etica e sociale promossi e rivolti a realtà solidali o a istituti che promuovono una trasparenza e una partecipazione nei confronti di tutti i propri utenti.
La serata è stata introdotta (e moderata) da Alberto Gariboldi del DES di Varese, il Distretto di Economia Solidale (co-organizzatore dell’Università delle Migrazioni) preceduto dalla presentazione dell’iniziativa cittadini europea, da parte di Michele Vanzulli, per un’Europa più accogliente e solidale (Firma qui).